Tetsuwan girl

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Maresciallo Dart Darkness
view post Posted on 5/4/2008, 16:20




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Siamo in Giappone nell’immediato secondo dopoguerra. La nazione è occupata dai soldati americani e cerca di sopravvivere alla distruzione ed alla povertà che la guerra ha portato.
Tra tutta la popolazione qualcuno cerca anche di fare un po’ di soldi decidendo, per la prima volta nella storia del Giappone, di creare una lega di baseball femminile.
Per far nascere una squadra “dimostrativa” sceglie, in un night club, una decina di ragazze di bell’aspetto che riescano, quantomeno, a tenere in mano una mazza.
Tra queste c’è Kei Tome, bellissima ragazza, povera come tutti i giapponesi, ma piena di grinta e con la ferrea volontà di non cedere ai soprusi degli stranieri. Proprio lei, genuina e spontanea, si rivelerà essere una lanciatrice di prima classe adatta a guidare, nei momenti più duri, le altre giocatrici e la società che possiede la squadra.
La serie, almeno inizialmente, parrebbe incentrata su una lotta per l’affermazione del ruolo della donna in Giappone ma, ben presto, passerà a qualcosa di più vasto. Infatti, tramite queste ragazze, il popolo giapponese cercherà un riscatto, almeno sportivo, nei confronti degli Stati Uniti.

Il disegno, grezzo e sporco, è ben migliore di quello di Jiraishin (dello stesso autore). Il tratto abbozzato e squadrato rende i personaggi tali da sembrare a volte statuette di legno senza però risultare meno attento alle inquadrature ed ai dettagli della tavola. Diciamo che, al di là del gusto personale, l’autore padroneggia un tratto originale ed estremamente espressivo che viene adattato molto bene al contesto storico.

In definitiva risulta un manga atipico ed interessante che, tuttavia, lascia adito a perplessità a livello di sceneggiatura. Non è possibile dare un giudizio coerente e corretto di questo aspetto non avendo letto il manga per intero.
 
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