Ichigo Kurosaki, se non fosse per i capelli arancioni, sembrerebbe un ragazzo come tutti gli altri, magari con un carattere decisamente troppo serio e scontroso. La vera differenza che passa tra lui e tutti i suoi coetanei è che il nostro protagonista è un medium di prima classe.
Infatti Ichigo, assieme alle sue sorelle, è in grado di vedere, toccare e parlare con gli spiriti. Non si tratta certo di un potere piacevole, visto che gli spiriti sebbene solitamente pacifici, gli si appiccicano costringendolo a continui esorcismi.
La sua vita cambia nel momento in cui, dopo una giornata come le altre, trova nella sua camera una strana ragazza vestita da samurai. La ragazza, Kuchiki, è uno shinigami, ovvero un dio della morte, il cui compito consiste nell’esorcizzare le anime dei morti portandole alla soul society. La ragazza rivela a Ichigo l’esistenza degli hollow, anime “vuote” che esistono solo per nutrirsi di altre anime, molto più pericolose dei normali fantasmi. La presenza della ragazza in casa di Ichigo era proprio dovuta alla presenza nelle vicinanze di uno di questi esseri che, senza farsi aspettare, sferra un attacco mettendo in pericolo tutta la sua famiglia. La situazione particolare che si viene a creare fa si che Ichigo diventi uno shinigami al posto di Kuchiki la quale perde i poteri durante il combattimento con l’hollow.
Sorprendentemente la ragazza scopre in questo modo la vera forza di Ichigo, sostituto privo di esperienza ma in grado di sconfiggere gli hollow senza farsi particolari problemi. E così Kuchiki lega con una promessa Ichigo, chiedendogli di prendere momentaneamente il suo posto finché lei non scoprirà il modo per recuperare i suoi poteri.
Inizia in questo modo Bleach, classico manga d’azione per ragazzi basato su una forte dose di umorismo e combattimenti all’ultimo sangue. La storia inizia con vari episodi slegati tra di loro in cui vengono presentati i due protagonisti ed i loro amici, che poi andranno a formare il tipico “gruppo d’assalto”. Dopo una serie di episodi divertenti ma poco accattivanti entrerà in scena a tutto spiano la Soul Society, con tutta la sua truppa di Shinigami, tutti vestiti quasi nello stesso identico modo, caratterizzati solo dalle loro spade e dalle loro pettinature.
Kuchiki verrà infatti richiamata e punita per il suo comportamento anche se, come prevedibile, in suo aiuto accorrerà Ichigo costretto alla più classica delle corse contro il tempo.
È giunto quindi il momento di trattare l’aspetto peggiore della serie, ovvero la totale mancanza di strategia nei combattimenti. Shinigami fotocopia, uno sempre più forte dell’altro, andranno ad affrontare i protagonisti. Questi, una raccolta di studenti dotati di particolari poteri, affronteranno difficoltà via via crescenti ricorrendo a forza di volontà e, purtroppo, una lunga schiera di allenamenti speciali.
Bleach è infatti, sebbene piacevole, la morte della scienza bellica fatta fumetto. Ogni qualvolta la vittoria sembrerà impossibile, uno sprizzo di volontà o una fuga seguita da un qualche strambo allenamento porterà una crescita dei poteri tale da rendere la situazione facilmente risolvibile.
Saranno comunque proprio questi allenamenti a fornire idee per lo sviluppo della serie che, dopo la seconda parte dedicata alle lotte intestine nella Soul Society, prenderà probabilmente di mira gli Hollow, a cui Ichigo sembra essere stranamente legato.
Bleach è uno shonen d’azione ambientato a cavallo tra il nostro mondo e quello degli spiriti, con tutte le sue sfaccettature. Una storia divertente, semplice e piena di azione che però pecca nel momento in cui all’azione cerca di dare sostanza. Dal punto di vista grafico la serie è senz’altro piacevole, migliorando di volumi in volume il disegno dei personaggi, inizialmente troppo grezzo e poco enfatico. È paradossale il fatto che, nonostante riesca ad inquadrare bene i personaggi nella loro quotidianità, l’autore decida di portarli nel mondo degli Shinigami, spesso macchiette prive di qualsivoglia personalità.
Bleach è una serie semplice e decisamente omologata al filone dei fumetti per ragazzi alla Dragon Ball, priva di elementi di originalità, ma comunque leggibile e divertente, da consigliare a chi non disdegna una lettura poco impegnativa o a tutti i lettori meno smaliziati, che ancora devono farsi le ossa.
