In seguito ad un incidente di natura sconosciuta tutti i cittadini di Paradigme City hanno perduto la loro memoria. Inconsapevoli del loro passato e delle condizioni del resto del mondo (la città pare essere isolata), i cittadini hanno ricostruito la città e hanno ricominciato a vivere, probabilmente usando una tecnologia molto più arretrata di quella di cui disponevano prima dell’evento.
Da quel giorno sono passati 40 anni e, anche se la vita si è più o meno stabilizzata, il trauma subito continua a condizionare le esistenze, rendendo la memoria umana la cosa più preziosa che possa esistere.
In questo contesto si muove l’abilissimo negoziatore Roger Smith che, in caso di grave pericolo, al grido di “Cast in the name of God, Ye not guilty” evoca il potentissimo robot Big O, chiamato comunemente Megadeus, per proteggere la città.
Il manga, tratto dall’omonima serie Tv, risulta piuttosto inconcludente. Nonostante dia qualche spunto riflessivo interessante (gli effetti della perdita della memoria sul comportamento dei cittadini) lascia i quesiti principali senza alcuna risposta, risultando solo un tassello in un quadro narrativo più vasto. Chi ha costruito il Big O? Dove lo ha trovato Roger Smith e come mai sa pilotarlo? Cosa ha causato la perdita della memoria? Esistono altre città nel mondo? Penso che solo la serie animata saprà rispondere a queste domande.
